La recente decisione del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di emettere un bando di concorso per assumere due ginecologi per l’Ospedale San Camillo di Roma, ha scatenato numerose polemiche a causa del requisito specificamente richiesto ai medici: essere disposti a praticare aborti e garantire di rimanerlo in seguito. Il provvedimento, che è in contrasto con la stessa legge 194 e pone un grave limite alla libertà personale dei medici, sarebbe motivato dal numero eccessivo di obiettori di coscienza che limiterebbe la possibilità delle donne di fruire del servizio di interruzione volontaria della gravidanza (IVG) con gravissime conseguenze psicologiche e sociali. Questa è la classica fakenotice, una notizia totalmente falsa che viene assunta per vera perché propagandata dai media e che, addirittura, finisce per produrre effetti giuridici. Sfatiamo il mito. NON è assolutamente vero che l’accesso all’aborto sia limitato da un numero troppo alto di medici obiettori di coscienza e…
Leggi tutto A proposito di obiezione di coscienzaCategoria: Aborto
Aborto: tredici settimane di vita
La legge 194, che nel 1978 ha legalizzato l’aborto in Italia, prevede che un figlio possa essere abortito entro 90 giorni dall’inizio della gravidanza, senza altra procedura che la semplice richiesta da parte della madre se essa ritenga che «la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito» (Art. 4). All’atto della richiesta, la madre ha un colloquio con il personale del consultorio, allo scopo di esaminare «le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza, di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno…
Leggi tutto Aborto: tredici settimane di vitala verità sull’aborto in 6 passi
L’embrione è il più piccolo e indifeso degli esseri umani La gestazione è l’inizio del processo di sviluppo naturale di ogni essere umano. Tale sviluppo costituisce un continuum connotato dall’ininterrotto cambiamento, per l’intero arco dell’esistenza. L’embrione e il feto rappresentano le prime fasi di questo sviluppo: la loro appartenenza alla specie umana è indiscutibile e non è influenzata dall’età, dalle dimensioni, dall’aspetto o dall’autonomia. La sua esistenza inizia con il concepimento Dal momento del concepimento prendono avvio rapidissimi processi biologici che, nel giro di poche ore (12 circa), generano il codice genetico (DNA) del nuovo essere umano. Il DNA è unico, individuale, irripetibile e identifica perfettamente ciascun essere vivente. È, quindi, corretto affermare che la vita ha inizio con il concepimento e che da quel momento siamo in presenza di un nuovo essere umano, la cui individualità è distinta da quella della madre che lo porta in grembo. L’aborto lo…
Leggi tutto la verità sull’aborto in 6 passiAborto in cifre
Fate conto che uno tsunami si sia abbattuto sulle coste italiane e abbia spazzato via quasi l’intera popolazione del Lazio: 5 milioni e mezzo di persone scomparse. Se preferite un’immagine diversa, pensate agli abitanti di quattro delle maggiori città italiane – Milano, Bologna, Roma e Napoli – vittime di attentati terroristici devastanti. Se queste immani tragedie fossero avvenute nelle strade delle nostre città, sdegno e mobilitazione avrebbero scosso la penisola, aiuti sarebbero arrivati da tutto il mondo, si sarebbero cercati i responsabili per inchiodarli alle proprie colpe, si sarebbe gridato “Mai più!”. Ebbene, questa immane tragedia è avvenuta davvero ma nessuno si è sdegnato, nessuno ha cercato i colpevoli, nessuno ha gridato “Mai più!” perché tutto è accaduto in asettiche sale operatorie, coperto da teli sterili e nascosto nei sacchetti per i rifiuti speciali. Cinque milioni e mezzo, tanti sono i bambini che la legge 194, che nel 1978 ha…
Leggi tutto Aborto in cifreABORTO: PLANNED PARENTHOOD VENDE ORGANI UMANI, VIDEO-CHOC
(Lettera Napoletana) Tre video documentano senza margine di dubbio la vendita di organi di feti abortiti praticata dalla multinazionale americana dell’aborto Planned Parenthood. Il 28 luglio il sito lifenews.com, ha diffuso su Internet un video girato nascostamente, come i due precedenti diffusi qualche giorno prima, che mostra il vicepresidente e responsabile medico di Planned Parenthood di Rocky Mountains, a Denver (uno dei centri più grandi affiliati alla multinazionale dell’aborto), Savita Ginde, mentre contratta la vendita al dettaglio di ciascuno degli organi da strappare ad un feto abortito. Il video è scioccante. Organi umani sono mostrati ai possibili “compratori”. Per ciascuno degli organi esiste un prezzario, un feto intero può essere acquistato per 800 dollari. Gli interlocutori della dirigente di Planned Parenthood sono gli inviati di The Center for Medical Progress, un’associazione indipendente non-profit di giornalisti specializzati sulla bioetica e la deontologia medica, che hanno filmato l’intero colloquio. Nella seconda parte…
Leggi tutto ABORTO: PLANNED PARENTHOOD VENDE ORGANI UMANI, VIDEO-CHOCEmbrione: la scienza non ha dubbi
Se l’embrione sia un “chi” o un “cosa” è la domanda fondamentale intorno alla quale ruota l’intero discorso sull’aborto e sul diritto di tutela della vita sin dal concepimento. La scienza non ha mai espresso dubbi sull’identità dell’embrione, dotato di un codice genetico individuale, unico e irripetibile, che si forma nelle dodici ore successive al concepimento. Sin dal primo istante, ogni pur minima variazione nell’embrione non è altro che una fase fisiologica dello sviluppo, finalizzata all’espressione del suo patrimonio genetico e alla crescita dell’organismo, verso l’autonomia. Nell’arco di 4-5 giorni, l’embrione si annida definitivamente nell’utero per procedere verso fasi sempre più avanzate dello sviluppo, in perfetta ed ininterrotta continuità. In nessun momento dello sviluppo, l’embrione contenuto nell’utero materno può essere considerato un anonimo “ammasso di cellule”: è un essere umano a pieno titolo, la cui esistenza non può essere sottoposta alla volontà di altri. I periodici tentativi di affermare una…
Leggi tutto Embrione: la scienza non ha dubbiÈ davvero “contraccezione” d’emergenza ?
Tutti, ma proprio tutti, i farmaci classificati come “contraccettivi di emergenza” hanno effetti abortivi, e non anticoncezionali, tra il 50 e l’80 % dei casi in cui la somministrazione avviene a ovulazione iniziata. Per comprendere la loro azione, che produce la morte dell’embrione, è necessario tener presente alcuni processi fisiologici che avvengono nei primi giorni di gravidanza. L’inizio di una nuova vita Perché ci sia la possibilità di concepire un bambino, il rapporto sessuale deve avvenire in prossimità del periodo fertile del ciclo femminile, nei quattro o cinque giorni che precedono l’ovulazione. Con l’ovulazione, l’ovulo espulso dall’ovaio entra nella tuba. È qui che, di norma entro 24 ore, avviene il concepimento, cioè l’ovulo verrà fecondato da uno spermatozoo. Nell’arco di sole 12 ore, ha luogo la formazione del codice genetico (DNA) del nuovo essere vivente, che fornisce tutte le informazioni per le successive fasi del suo sviluppo. È l’inizio di…
Leggi tutto È davvero “contraccezione” d’emergenza ?Aborti nascosti
Se la cosiddetta “contraccezione d’emergenza” avesse fallito, non è detto che resti solo l’ospedale. I rimedi in verità non mancano! Infatti, oltre la pillola del giorno dopo e quella dei 5 giorni dopo, che già hanno effetti abortivi ampiamente documentati, ci sono altri mezzi ai quali si può ricorrere e che danno certezza del risultato e pochi inconvenienti, se si esclude l’impossibilità di mascherare l’aborto dietro la facciata della “contraccezione”. Il Cytotec È un farmaco che normalmente viene prescritto nella terapia dell’ulcera gastrica ed è disponibile nelle farmacie dietro presentazione di ricetta medica. Il principio attivo è il misoprostol, una prostaglandina che in alcuni Paesi è registrata anche come farmaco per l’induzione del parto, poiché ha una notevole capacità di provocare contrazioni dell’utero. Il Cytotec è già usato in associazione alla pillola abortiva RU-486, anch’essa sintetizzata come antiulcera e solo successivamente utilizzata per l’effetto abortivo, molto più redditizio. Una molecola…
Leggi tutto Aborti nascostiContraccettivi o abortivi?
La prima è stata la cosiddetta “pillola del giorno dopo”, arrivata in Italia nel 2000, seguita dalla “pillola dei 5 giorni dopo” nel 2012. Presentate come “contraccettivi di emergenza” (per i meccanismi di azione vai a È davvero “contraccezione” d’emergenza?) promettono di impedire l’inizio di una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale “non protetto”. Rapidamente diffuse, soprattutto nella fascia di età 15 – 35 anni, insieme arrivano a circa mezzo milione di confezioni vendute in farmacia ogni anno, il 55% a minorenni. Non tutto, però, è liscio come appare. Che abbiano un’azione abortiva in un numero elevato di casi è comprovato da numerosi studi internazionali ed è ammesso dalle stesse case produttrici, che ovviamente minimizzano e mascherano la realtà nei foglietti illustrativi (i bugiardini) attraverso un linguaggio tecnico falsamente rassicurante. Vediamo cosa sono e come agiscono veramente. ………………………………………………………………………………. La pillola del giorno dopo Le più vendute: Norlevo, della HRA…
Leggi tutto Contraccettivi o abortivi?L’aborto è sempre omicidio
Le conseguenze della Legge 194/78, che ha legalizzato l’aborto in Italia e lo ha reso “garantito e gratuito” fino alla tredicesima settimana di vita del bambino, senza porre alcun limite, non si esauriscono nei circa 110.000 aborti che ogni anno vengono praticati in questo Paese, nei 5 milioni e mezzo di bambini uccisi in meno di quarant’anni, o in un tasso di abortività del 25% circa (cioè un bambino abortito volontariamente ogni 4 nati). La 194 ha prodotto altre conseguenze, non meno gravi e devastanti, che condizionano la nostra società e le relazioni individuali, causando squilibri ed orrori che ormai fanno parte della cronaca quotidiana. L’articolo che segue, pubblicato dal quotidiano Il Giornale, sabato 22 dicembre 2007 a firma di Cristiano Gatti, è un’intervista a Claudio Risè, psicoterapeuta, docente di Psicologia dell’Educazione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano Bicocca, autore di numerosi testi sulle problematiche più scottanti…
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