Due Sicilie: le opere complete del Principe di Canosa

(Lettera Napoletana) È giunta al terzo volume la pubblicazione delle opere complete del Principe di Canosa a cura di Gianandrea de Antonellis. Il terzo volume, come il quarto di prossima pubblicazione, raccoglie gli scritti politici della sua ampia produzione, non solo politica ma filosofica e teologica, che comprende anche articoli giornalistici ed alcune opere teatrali. Antonio Capece Minutolo, Principe di Canosa (1768-1838), politico ed intellettuale napoletano, è il più lucido e coraggioso esponente della reazione che nel Regno di Napoli e poi delle Due Sicilie si manifestò di fronte all’aggressione delle idee e delle armi rivoluzionarie provenienti dalla Francia. Gianandrea de Antonellis, ottimo conoscitore del pensiero di Canosa e già autore dell’antologia “Il Principe di Canosa profeta delle Due Sicilie” (Editoriale Il Giglio, Napoli 2018) dopo un paziente lavoro di raccolta e riordinamento degli scritti dell’autore de “I pifferi di montagna”, in parte ancora inediti, ne ha avviato per l’Editore…

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L’Armata Napoletana dal Volturno a Gaeta (1860-1861)

“L’Armata Napoletana dal Volturno a Gaeta  (1860-1861)”, di Angelo Mangone, che ricostruisce le ultime pagine di storia dell’Esercito delle Due Sicilie, è stato appena ripubblicato in una nuova edizione da Grimaldi & C. Editori, con il contributo della Fondazione Il Giglio.  La presentazione è di Gennaro De Crescenzo. Il saggio di Mangone, arricchito da 16 tavole fuori testo, è una testimonianza fondamentale sul valore di un Esercito, che seppe invece scrivere pagine di gloria, al di là delle responsabilità di alcuni suoi generali e dei tradimenti degli alti ranghi. Esercito calunniato dalla vulgata risorgimentale che, nel tentativo di giustificare l’invasione piemontese del Regno e di denigrare la Dinastia Borbone, lo ridicolizzò con l’epiteto di “esercito di Franceschiello”, dipingendone un quadro che gli negava le doti militari, il coraggio e l’abnegazione, finanche le doti umane e caritatevoli. La storiografia al soldo del vincitore diffamò quelle truppe che, invece, fremevano per combattere,…

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Due Sicilie: la repressione post-unitaria a Napoli in un romanzo

(Lettera Napoletana) Una storia vera nella Napoli diventata ormai ex capitale nell’Italia appena unificata. Uno dei tanti episodi di repressione del nuovo regime, dei quali pochissimo si è scritto. È la vicenda riportata alla luce da Antonio Lombardi, in un libro che ripropone il genere del romanzo storico, “La Luna d’Inverno non parla” (Edizioni Mea, Napoli 2021, pp. 150, € 14). Protagoniste sono le “maestrine” (istitutrici residenti) del Primo Reale Educandato Regina Isabella di Borbone, con sede a Posillipo, (trasformato, dopo l’unità, semplicemente in “Primo Educandato”) costrette – come altre categorie sociali – a giurare fedeltà a Vittorio Emanuele II di Savoia ed al nuovo Stato a pena della perdita del posto di lavoro. È il gennaio 1861, al Ministero dell’Istruzione è stato chiamato Francesco De Sanctis, che nomina Luigi Settembrini presidente del Consiglio direttivo dei Regi Educandati. A lui toccherà il compito di convincere, con allettamenti, ma soprattutto con…

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Due Sicilie: “Sulle orme di Bayard”, uno studio sulla ferrovia Napoli-Portici

(Lettera Napoletana) Il 19 giugno 1836 un decreto di Re Ferdinando II autorizzò la costruzione di una “strada ferrata” da Napoli a Nocera Inferiore, con priorità alla realizzazione della tratta Napoli-Portici, su progetto dell’ingegnere francese Armand Joseph Bayard de la Vingtrie. Il 3 Ottobre 1839 veniva inaugurata la prima linea ferroviaria d’Italia, da Napoli al Granatello di Portici, 7 km e 250 metri percorsi in 15’alla velocità media di 29, 6 km/h da un convoglio composto da un tender ed otto vagoni trainato dalla locomotiva Vesuvio. A bordo del treno c’era Ferdinando II, che commentò: «Questo cammino ferrato gioverà senza dubbio al commercio: ed io ho protetto ad ogni modo questo primo saggio fatto di qua dalle Alpi. Pur oggi considerando come tale nuova strada debba riuscire di utilità al mio popolo, assai più godo nel mio pensiero che, terminati i lavori fino a Nocera e Castellammare, io possa vederli…

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Tradizione: Ottavio Sammarco, la Napoli Ispanica contro Machiavelli

(Lettera Napoletana) (di Annamaria Nazzaro). Tra il ‘500 ed il ‘600 nel Regno di Napoli – allora parte della Monarchia federativa delle Spagne – scrittori politici di grande livello producevano trattati contro Machiavelli e le teorie assolutistiche contenute nel suo saggio “Il Principe” (1513), opera che delinea il modello del politico moderno, cinico ed interessato esclusivamente al potere. Uno dei più importanti e dei meno noti è Ottavio Sammarco (? – 1630), barone di Rocca d’Evandro e di Camino. Due opere di Sammarco, il “Discorso politico sulla pace in Italia” (1626) e “La mutazione dei Regni” (1629) sono state appena ripubblicate a cura di Gianandrea de Antonellis (Ottavio Sammarco, “Opere politiche”, Club di Autori Indipendenti, Castellammare di Stabia 2018, pp. 182, € 15,00). “La mutazione dei Regni” ebbe ben otto edizioni italiane e fu tradotto in Spagna ed in Inghilterra, eppure Benedetto Croce definì l’opera, in un articolo su “La…

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Angelo Mangone, L’industria del Regno di Napoli 1859-1860

L’industria del Regno di Napoli 1859-1860, di Angelo Mangone, seconda edizione rivista, introduzione di Gennaro De Crescenzo (Grimaldi & C. Editori, Napoli 2017, pp. 140, € 24,00)   Alla vigilia dell’unificazione, il Regno delle Due Sicilie contava, solo nella parte continentale, esclusa la Sicilia, su quasi cinquemila industrie. Il settore industriale occupava 195mila addetti (considerando solo le imprese con almeno 5 dipendenti ed escluse le imprese artigiane), circa il 6% della popolazione attiva. La quota di addetti all’industria sul totale della popolazione (poco più di 7 milioni nella parte continentale del Regno) era vicina a quella del Piemonte (7,5-8%) e del Lombardo-Veneto, appartenente all’Impero Austro-Ungarico, e percentuali di quest’ordine di grandezza facevano registrare molti Paesi in via di sviluppo industriale all’epoca. Nel 1860 l’industria delle regioni continentali del Regno delle Due Sicilie impiegava il 27% del totale degli addetti di tutti gli Stati italiani. Questa fotografia dello sviluppo industriale delle Due Sicilie è contenuta nel saggio di Angelo Mangone, “L’industria del Regno di Napoli 1859-1860”, uno studio…

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Giacinto de’ Sivo, Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861

Per dare un sostegno solido di documenti, cifre, fatti, alla battaglia intellettuale per la memoria delle Due Sicilie c’era bisogno di un grande classico della storiografia. L’idea di una nuova edizione della “Storia delle Due Sicilie” di Giacinto de’ Sivo, appena pubblicata dalla Grimaldi & C. Editori, con il contributo della FONDAZIONE IL GIGLIO (Introduzione di Gennaro De Crescenzo, 2 voll. pp. 515-504, 16 tavole fuori testo, € 50,00), è nata così. Chi per lo studio e la ricerca storica, come per la divulgazione giornalistica, oppure per immettere contenuti su Internet, vuole consultare l’opera del più importante storico dell’Anti-Risorgimento, adesso la trova disponibile in un’edizione di grande pregio, di una casa editrice che ha in catalogo centinaia di titoli sulla storia, l’arte e la cultura napoletana, tra i quali “Le industrie del Regno di Napoli”, di Gennaro De Crescenzo, giunto alla seconda edizione. Quali sono i pregi di questa Storia,…

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DUE SICILIE: TEODORO SALZILLO AGENTE DOPPIO DI NAPOLI E TORINO? DOCUMENTI

(Lettera Napoletana) – Thesaurus Edizioni, la casa editrice degli archivisti e studiosi di storia delle Due Sicilie Lorenzo Terzi e Linda Iacuzio, ha appena ripubblicato in edizione anastatica un interessante pamphlet di Teodoro Salzillo “Roma e le menzogne parlamentari nelle Camere de’ Comuni di Londra e Torino” (Napoli 2016, pp. 142, € 15,00). Il libro, del 1863, datato da Malta, riporta gli echi nei Parlamenti di Torino e di Londra dell’invasione-annessione del Regno delle Due Sicilie da parte del Piemonte liberale. Salzillo cita più volte la relazione sul brigantaggio del deputato liberale Giuseppe Massari, cita la stampa italiana e straniera, riporta brani degli interventi dei parlamentari britannici, critici sugli esiti del sostegno dato dalla Corona inglese al Piemonte, e fornisce una significativa documentazione. Il quadro politico e le categorie dell’autore del pamphlet sono ampi, Salzillo comprende che l’attacco ai Borbone di Napoli e l’attacco al Papa sono parte della stessa…

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DUE SICILIE: “FRANCESCO II, IL RE CATTOLICO”, UN SAGGIO FONDAMENTALE

(Lettera Napoletana) «Meditando sulla storia d’Italia, sui monumenti di sua antica grandezza, vi si legge l’origine diversa della sue popolazioni (…) Ogni città d’Italia ha le sue tradizioni, i suoi costumi, le sue glorie, i suoi pregiudizi (…) Che cosa ha fatto il Governo italiano per acclimatare questi elementi eterogenei ? Che cosa ha fatto per affezionarsi queste popolazioni? Nulla, anzi ha lavorato e lavora per frangere la sola unità che vi rimaneva, quella unità che l’à redenta dalla vera schiavitù : unità religiosa, l’unità di fede che col sangue di milioni di martiri gli aprì la via della vera Civiltà». È un brano di un inedito di Francesco II di Borbone (“Riflessioni sull’Opuscolo Armi e Politica”) , scritto negli ultimi anni di vita ad Arco di Trento (Trento), dove si spense nel 1894, a soli 58 anni. Lo scritto, ritrovato dal ricercatore e collezionista Girolamo Broya de Lucia, è…

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Mémoires pour servir a l’historire du jacobinisme

Come nacquero i giacobini? Quelli della sanguinaria “Repubblica Partenopea” ed i loro fratelli francesi, responsabili del Terrore? Che rapporto c’è tra l’Illuminismo, Voltaire, D’Alembert, gli “Enciclopedisti” e la Massoneria? Le sette segrete ebbero un ruolo decisivo nella caduta del Regno delle Due Sicilie e di altre monarchie europee? Su questi argomenti il padre gesuita Augustin Barruel (1741-1820), raccolse un’impressionante documentazione grazie alla collaborazione con i propri confratelli europei, confluita nelle sue “Mémoires pour servir a l’historire du jacobinisme“, pubblicate dall’esilio tra il 1797 ed il 1803. Si tratta di un’opera fondamentale sulla guerra occulta, che permette di comprendere il ruolo delle sette ed il lato nascosto della storia. Dai giacobini al Bilderberg Club.  Mémoires pour servir a l’historire du jacobinisme (in francese) 2 voll., Diffusion de la Pensèe Française, Chirè-en-Montreuil, 2013 € 52,00  

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