La legge 194, che nel 1978 ha legalizzato l’aborto in Italia, prevede che un figlio possa essere abortito entro 90 giorni dall’inizio della gravidanza, senza altra procedura che la semplice richiesta da parte della madre se essa ritenga che «la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito» (Art. 4). All’atto della richiesta, la madre ha un colloquio con il personale del consultorio, allo scopo di esaminare «le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza, di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno…
Leggi tutto Aborto: tredici settimane di vita