Periodicamente, ad ogni minimo cenno di una generica riflessione sull’attualità della legge sull’aborto, vivaci proteste si sollevano dal fronte femminista “in difesa della 194”, vero e proprio totem della cultura contemporanea. Uno dei mantra immancabili in queste occasioni è che la legge avrebbe sconfitto l’aborto clandestino e avrebbe addirittura dimezzato il numero totale degli aborti legali. Inutile precisare che neppure un argomento o un dato reale vengono citati a sostegno di questa tesi, per il semplice motivo che non ce ne sono e che si tratta del solito ritornello da mandare a memoria acriticamente. La verità è che la legge 194 ha permesso l’omicidio, legale, assistito e gratuito (cioè pagato con soldi pubblici), di 5 milioni e mezzo di bambini, ai quali vanno aggiunti un numero imprecisato (non inferiore a 40mila) di aborti precocissimi dalle 400mila “pillole del giorno dopo” vendute in farmacia ogni anno; ha attestato stabilmente il numero degli…
Leggi tutto Le bugie degli abortistiCategoria: Battaglia delle Idee
“Il grido silenzioso” di Bernard Nathanson
Il dott. Bernard Nathanson (1926-2011), famoso ginecologo di New York, può essere considerato tra i padri della legge del 1973, che liberalizzò l’aborto negli Stati Uniti. Convinto assertore della pratica dell’aborto, Nathanson fu tra i fondatori del NARAL (National Association for the Repeal of Abortion Laws) nel 1969 e direttore del Center for Reproductive and Sexual Health, la più grande clinica d’aborto nel mondo, nella quale ne erano stati praticati 75mila. Applicando durante un intervento la tecnologia degli ultrasuoni, cioè l’ecografia da poco inventata, rimase sconvolto da ciò che vide e iniziò un percorso di dubbio e di revisione, anche pubblica delle proprie posizioni, cosa che ovviamente gli attirò violente critiche, emarginazione, minacce di morte. Nel 1979, uscì definitivamente dall’industria dell’aborto e divenne un testimone della battaglia per la vita. A lui si deve la registrazione di un’ecografia, divenuta un filmato che ha fatto il giro del mondo con il titolo “Il grido silenzioso” (The Silent Scream),…
Leggi tutto “Il grido silenzioso” di Bernard NathansonPolitici cattolici? No, se sostengono l’aborto!
Nel giugno del 2004, la campagna elettorale negli USA fu scossa da violente polemiche sull’aborto. In particolare, esponenti di entrambi i partiti, pretendendo di rappresentare l’elettorato cattolico, presero posizione a favore del “diritto” all’aborto e di politiche di sostegno alle organizzazioni abortiste. La Congregazione per la Dottrina della Fede, di cui era Prefetto il cardinale Joseph Ratzinger, poi eletto al Soglio pontificio con il nome di Benedetto XVI, indirizzò un memorandum riservato in lingua inglese al cardinale Theodore E. McCarrick, arcivescovo di Washington, e all’arcivescovo Wilton Gregory, presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, nel quale richiamava gli elementi essenziali della dottrina in materia di aborto e le ricadute sulla possibilità di accostarsi ai sacramenti, con particolare riferimento ai politici. Il documento è rimasto a lungo riservato e soltanto recentemente è stato reso pubblico da alcune associazioni americane di volontari per la vita. Ne riportiamo ora il testo integrale, tradotto in…
Leggi tutto Politici cattolici? No, se sostengono l’aborto!Cosa pensano davvero gli abortisti
Quello che segue è il testo di un editoriale pubblicato il 22 gennaio 2006, in prima pagina, da Liberazione – giornale comunista, allora organo del Partito della Rifondazione Comunista. È un’utile lettura perché, sin dal titolo, chiarisce quale sia la reale posizione sull’aborto di quella sinistra che della legge 194 ha fatto una bandiera della “liberazione femminile”. In poche righe, l’autrice passa dall’accecamento ideologico al cinismo politico, fino al più aberrante vetero-femminismo. Chiarisce, prima di tutto, che l’aborto non è un dramma ma un’esperienza di crescita e di consapevolezza, e che il vero dramma per una donna non è la morte del figlio ma l’essere lasciata dal fidanzato. Poi, spiega che l’uso della parola “dramma” è solo una strategia politica buona per zittire gli avversari. Però, va usata con cautela perché nasconde anche il grave pericolo di avallare una visione metafisica della vita (Dio ne scampi!). Infine, informa che la vita ha inizio…
Leggi tutto Cosa pensano davvero gli abortistiRU 486: il pesticida umano
La RU 486 è una pillola abortiva, la cosiddetta “pillola del mese dopo”, che consentirebbe l’aborto “leggero”. Comunque si cerchi di indorare questa pillola, si tratta di uno strumento di morte, che il grande genetista Jérome Lejeune definì “pesticida umano”. Che cos’ è la RU-486 RU-486 è il nome commerciale di un farmaco steroideo a base di mifepristone, un inibitore del progesterone che, assunto precocemente, è in grado di interrompere una gravidanza nell’85% circa dei casi. Viene associato all’assunzione, dopo 48 ore, di prostaglandine in pillole o in candelette vaginali, che favoriscono l’espulsione dell’embrione, raggiungendo così il 95% di effetto abortivo. La sua efficacia diminuisce dopo il 49° giorno e solitamente non viene utilizzato oltre il 63° giorno, anche se resta efficace per tutto il primo trimestre di gravidanza. L’espulsione dell’embrione (che alla settima settimana misura tra 1 e 2 cm, ha braccia e gambe allungate) avviene inducendo contrazioni uterine, con dolori…
Leggi tutto RU 486: il pesticida umanoSilvio Viale: chi era costui?
Nell’articolo di Stefano Lorenzetto, pubblicato su Il Giornale (2005), il ritratto del medico che ha avviato la sperimentazione della RU 486 in Italia. Raro esempio di coerenza, di una vita spesa per la morte, che nel 2016 è stato “premiato” con la candidatura nelle liste del PD, alle elezioni comunali di Torino. Per meglio sottolineare i propri “meriti”, il dott. Viale ha voluto comparire nelle immagini pubblicitarie della campagna elettorale con in mano le confezioni di Mifegyne, nome commerciale della pillola RU486. Vi sentireste garantiti se una ricerca sulla pranoterapia venisse affidata a Giucas Casella? E se una commissione d’indagine sul disturbo dell’identità di genere fosse presieduta da Platinette? Questo, grosso modo, è avvenuto a Torino con la RU486, la pillola brevettata per sopprimere il concepito entro il secondo mese di vita: a coordinarne la sperimentazione, poi bruscamente interrotta dal ministro della Salute, è stato chiamato il dottor Silvio Viale, ginecologo dell’ospedale Sant’Anna,…
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