In morte di Charlie

La vicenda è nota. Charlie Gard è un bambino inglese, nato il 4 agosto 2016, primogenito di Chris Gard e Connie Yates, entrambi trentenni. Dopo un parto normale, i genitori cominciano a notare difficoltà nella crescita del bambino e lo ricoverano al Great Ormond Street Hospital di Londra, eccellenza pediatrica del Regno Unito, dove gli viene diagnosticata una rarissima malattia genetica, la sindrome da deperimento del dna mitoncondriale, di cui si contano soltanto 16 casi al mondo. Per i medici dell’ospedale, la diagnosi equivale ad una sentenza definitiva: non solo non ci sono cure ma si deve procedere a staccare ogni sostegno vitale al bambino “nel suo interesse”, per evitare di “prolungarne il processo di morte” e per garantirgli una “morte dignitosa”, come si dice sempre in questi casi. In pratica, i medici vogliono ricorrere all’eutanasia per far morire il piccolo Charlie. I genitori del bambino, invece, vogliono trasferirlo negli…

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La “dolce morte” di Terri Schiavo

L’eutanasia è una forma di suicidio o di omicidio legalizzato, la cui orrenda realtà resta evidente nonostante il pesante maquillage fatto di definizioni ipnotiche e di presentazioni falsamente compassionevoli. Infatti, secondo una ben nota e collaudata tecnica – la “finestra di Overton” – messa in atto per abbassare il livello di repulsione che scatta naturalmente in ciascuno di noi di fronte a realtà aberranti, e che provoca l’immediata reazione, l’eutanasia viene propagandata come “pietoso rimedio”, dolce morte” o “uscita dignitosa”. Persone in perfetta buona fede, animate da sincera compassione per chi soffre, sono indotte a pensare che procurare a  se stessi o a una persona cara una morte “dolce” e “dignitosa” possa essere non solo un atto lecito ma addirittura preferibile ed auspicabile, in caso di malattie lunghe e/o inguaribili. Per confutare questa follia, dovremmo addentrarci nell’analisi dell’ideologia totalmente anti-umana che trova espressione nell’eutanasia, e della cultura materialistica che ne è alla base, la quale attraverso il “giovanilismo”, l’efficientismo, il sensualismo, lo “scientismo” cerca di convincere l’uomo post-moderno di essere in grado…

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10 tappe verso la dolce morte

L’articolo, apparso sul numero di novembre 2006 della rivista di apologetica Il Timone (www.iltimone.org), è una preziosa analisi della strategia in atto per giungere alla legalizzazione dell’eutanasia. Identica a quella utilizzata negli anni Settanta ed Ottanta per legalizzare divorzio e aborto, dimostra come il fronte anti-vita, giudato dai soliti Radicali, sia compattamente organizzato, pianifichi le proprie mosse scientificamente, conosca ed utilizzi perfettamente le tecniche della disinformazione e della manipolazione dell’opinione pubblica. Questa elaborata macchina distruttiva è necessaria per dare l’impressione che, quella che in realtà è una sparuta minoranza, sia invece interprete – ed avanguardia – della volontà della maggioranza. Si tratta di un’abile illusione ottica che rischia, però, di riuscire nel suo intento, se i cattolici e tutte le persone di buon senso non restano vigili e reattivi. L’autore, Mario Palmaro, docente di Filosofia del Diritto dell’Università di Padova e presso la Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, è stato una delle…

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